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Conflitti Neurovascolari

Rientrano all’interno di tale definizione la Nevralgia Trigeminale e l’Emispasmo Facciale.

Nevralgia del Trigemino

La nevralgia trigeminale tipica si caratterizzare per parossismi di dolore lancinante, simile ad una scossa elettrica, della durata di pochi secondi o minuti, localizzato in una delle tre branche di innervazione del nervo trigemino (V1, oftalmica; V2, mascellare; V3, mandibolare). Il dolore è spesso esacerbato dal freddo, dal tatto e dai movimenti masticatori. La nevralgia atipica si presenta invece con un dolore costante e persiste durante tutta la giornata.

La nevralgia può essere secondaria ad un tumore (meningioma, neurinoma, epidermoide), ma nella maggior parte dei casi è dovuta alla presenza di un contatto anomalo di un vaso arterioso con il nervo trigemino nella sua emergenza al tronco encefalico (REZ). L’arteria coinvolta più frequentemente è la SCA o l’AICA.

L’inquadramento inziale viene fatto dal neurologo o dal neurochirurgo. La RM encefalo con mezzo di contrasto, sequenze FIESTA e angio-RM permette di rafforzare il sospetto diagnostico prima dell’intervento chirurgico.

In alcuni casi la terapia medica con farmaci specifici riesce a controllare le scosse. Purtroppo spesso ciò è possibile solo per un lasso di tempo limitato. L’intervento chirurgico di decompressione microvascolare consiste nella separazione di arteria e nervo interponendo un frammento di Teflon o di tex. Muscolare. L’intervento ha ottimi risultati con una remissione/miglioramento della sintomatologia in circa l’80% dei pazienti, con rischi intraoperatori bassi. È stato dimostrato che la precocità dell’intervento correla con una riuscita migliore. L’intervento presenta comunque un rischio di recidiva nel tempo.

L’intervento viene effettuato con un approccio retrosigmoideo mirato esclusivamente sul trigemino, tramite una piccola incisione arciforme e una dissezione che prevede il risparmio delle fibre del m. sternocleidomastoideo per ridurre il dolore post-operatorio.

 

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Emispasmo del Facciale

Si tratta di una condizione rara caratterizzata da una contrazione spasmodica, intermittente, involontaria e non dolorosa dei muscoli orbicolare dell’occhio e della bocca, innervati dal nervo facciale. Si localizza solitamente da un solo lato ed è causata nella maggior parte dei casi dal contatto anomalo tra il nervo facciale e l’AICA o l’arteria vertebrale.

La diagnosi è clinica e richiede comunque un approfondimento con RM encefalo.

Il trattamento chirurgico di decompressione microvascolare dà ottimi risultati con scomparsa dello spasmo nell’immediato post-operatorio. Presenta il rischio di riduzione dell’udito e di paresi del n. facciale (spesso già presente nel pre-operatorio, ma non diagnosticata per la presenza dello spasmo).

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